top of page

Alimentazione Olistica

Dermatite Atopica

Alimentazione Olistica
Dermatite Atopica

Attenzione!

Le informazioni contenute nella sezione Alimentazione Olistica dell'enciclopedia GEORN sono fornite a scopo puramente educativo e divulgativo, e non sostituiscono il parere medico, nutrizionale o dietetico di professionisti qualificati.

Le indicazioni alimentari proposte si basano su principi di equilibrio energetico, visione olistica dell'individuo e tradizioni culturali integrate, ma non rappresentano piani nutrizionali personalizzati né prescrizioni cliniche.

Eventuali modifiche al regime alimentare devono essere effettuate previa consultazione con un medico, nutrizionista o dietologo, specialmente in presenza di patologie, intolleranze, allergie, gravidanza, allattamento, disturbi metabolici o assunzione di farmaci.

GEORN, i suoi autori e collaboratori non si assumono alcuna responsabilità per danni diretti o indiretti derivanti da cambiamenti alimentari effettuati in autonomia senza un’adeguata supervisione specialistica.

L’Alimentazione Olistica è un approccio complementare alla salute e al benessere e non costituisce in alcun modo un trattamento curativo né un sostituto della medicina o della dietetica clinica.

Un'alimentazione equilibrata e specifica per la dermatite atopica può aiutare a ridurre l'infiammazione, migliorare la barriera cutanea e minimizzare le reazioni allergiche. L’approccio nutrizionale si basa sull’integrazione di alimenti antinfiammatori e nutrienti essenziali, riducendo al contempo cibi che aggravano il sintomo.


Alimenti consigliati

Alimenti ricchi di Omega-3

Benefici: Azione antinfiammatoria e supporto alla barriera cutanea.
Fonti principali: Salmone, sardine, sgombro, semi di lino, semi di chia, noci.

Frutta e verdura colorata

Benefici: Ricca di antiossidanti e flavonoidi che proteggono la pelle dai danni ossidativi.
Fonti principali: Spinaci, cavolo riccio, carote, peperoni, mirtilli, melograno.

Cibi fermentati

Benefici: Promuovono la salute intestinale, migliorando la risposta immunitaria.
Fonti principali: Yogurt naturale, kefir, crauti, kimchi, miso.

Alimenti ricchi di zinco

Benefici: Favoriscono il riequilibrio della pelle e riducono le infiammazioni..
Fonti principali: Semi di zucca, ceci, quinoa, frutti di mare.

Alimenti ricchi di vitamina E

Benefici: Protegge la pelle e favorisce la rigenerazione cellulare.
Fonti principali: Olio di oliva, mandorle, avocado, semi di girasole.

Cibi ricchi di vitamina D

Benefici: Rafforza il sistema immunitario e migliora la salute della pelle.
Fonti principali: Tuorli d'uovo, funghi, pesce grasso, esposizione moderata al sole.

Alimenti probiotici e prebiotici

Benefici: Favoriscono l’equilibrio del microbiota intestinale, spesso alterato nella dermatite.
Fonti principali: Banane, cipolle, aglio, asparagi (prebiotici); cibi fermentati (probiotici).

Acqua e idratazione

Benefici: Idratazione essenziale per prevenire la secchezza cutanea.
Fonti principali: Acqua naturale, tisane non zuccherate, infusi.

Alimenti da evitare

Cibi pro-infiammatori

Zuccheri raffinati, dolci industriali, bibite gassate, alcolici.

Alimenti altamente processati

Patatine, cibi in scatola, fast food.

Allergeni comuni

Latte vaccino, glutine, uova, arachidi, soia (valutare attraverso test specifici o eliminazione graduale).

Grassi trans

Margarine, snack confezionati, cibi fritti.

Spezie e condimenti irritanti

Peperoncino, pepe nero, curry forte.

Consigli utili

  • Piano alimentare anti-infiammatorio: Includere pesce grasso, frutta fresca e verdure crude o leggermente cotte in ogni pasto.

  • Evitare picchi glicemici: Preferire carboidrati integrali come riso integrale, quinoa, e avena.

  • Esempio di tisana lenitiva: Infuso di malva, camomilla e tiglio, da bere 1-2 volte al giorno.

Durata del trattamento nutrizionale

I cambiamenti nella dieta possono richiedere 4-6 settimane per manifestare effetti significativi sulla pelle.


Precauzioni

  • Monitorare reazioni a cibi specifici, introducendo gradualmente nuove abitudini alimentari.

  • Rivolgersi a un nutrizionista per piani personalizzati.

  • Se si soffre di patologie intestinali (es. IBS), adattare la dieta di conseguenza.

bottom of page