Analisi Emozionale
Ritenzione Idrica


Attenzione!
Le informazioni contenute nella sezione Analisi Emozionale dell'enciclopedia GEORN sono offerte a fini informativi e di riflessione interiore, e non devono in alcun modo sostituire consulti psicologici, psichiatrici o medici professionali.
Le spiegazioni emozionali relative ai sintomi fisici e le tecniche proposte (meditazioni guidate, visualizzazioni, affermazioni, esercizi di consapevolezza, PNL o psicologia positiva) si basano su approcci olistici, filosofici e psicosomatici, e non sono da intendersi come diagnosi cliniche, né come trattamenti per disturbi mentali o fisici.
GEORN, i suoi autori e collaboratori non si assumono alcuna responsabilità per decisioni prese o conseguenze derivanti dall’uso autonomo delle indicazioni riportate. In presenza di disturbi psichici, traumi o sintomi persistenti, è sempre necessario rivolgersi a uno psicologo, psicoterapeuta o medico competente.
L’analisi emozionale è un complemento alla consapevolezza personale e al benessere interiore, e non costituisce terapia medica, psicologica o psichiatrica.
Dal punto di vista emozionale, la ritenzione idrica (edema) può rappresentare un blocco legato al trattenere dentro di sé emozioni non espresse, in particolare la tristezza, la frustrazione e il senso di impotenza. Il corpo trattiene liquidi come metafora di un trattenere situazioni, persone o ricordi che non riusciamo a lasciar andare.
Secondo "Medicina Emozionale"
di Luca Bolognini,
l’edema riflette una difficoltà a lasciare andare qualcosa che ci ha feriti. Potrebbe trattarsi di un'esperienza scioccante, una rabbia repressa o un dolore che, non risolto, si manifesta nel corpo come gonfiore e ristagno. Spesso indica una persona che, pur sentendosi sopraffatta, non riesce a esprimere liberamente i propri limiti o i propri bisogni, accumulando così tensioni interne.
Tecnica di PNL o psicologia positiva consigliata
Visualizzazione del Rilascio Emotivo
Ogni giorno, ritagliati 10-15 minuti in un ambiente tranquillo.
Chiudi gli occhi e porta l’attenzione alle parti del corpo dove senti gonfiore o tensione.
Immagina che da quelle zone fuoriesca, sotto forma di una luce grigia o di un fumo scuro, tutta l’energia stagnante.
Visualizza poi una luce blu-azzurra che entra dolcemente, come una carezza, e porta leggerezza, freschezza, libertà.
Ripeti mentalmente:
“Lascio andare tutto ciò che non mi serve.
Mi libero, mi alleggerisco, mi prendo cura di me.”
Respira profondamente e apri gli occhi quando ti senti pronto.
Ripeti questo esercizio una volta al giorno fino alla scomparsa del sintomo.
Precauzioni
Questa pratica non sostituisce le cure mediche.
È importante consultare sempre il proprio medico curante in caso di sintomi persistenti o gravi.
L’analisi emozionale è un valido supporto alla consapevolezza interiore e alla salute, ma va integrata responsabilmente nel proprio percorso di cura.

