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Analisi Emozionale

Blocco Spirituale (o Difficolta a Meditare)

Attenzione!

Le informazioni contenute nella sezione Analisi Emozionale dell'enciclopedia GEORN sono offerte a fini informativi e di riflessione interiore, e non devono in alcun modo sostituire consulti psicologici, psichiatrici o medici professionali.

Le spiegazioni emozionali relative ai sintomi fisici e le tecniche proposte (meditazioni guidate, visualizzazioni, affermazioni, esercizi di consapevolezza, PNL o psicologia positiva) si basano su approcci olistici, filosofici e psicosomatici, e non sono da intendersi come diagnosi cliniche, né come trattamenti per disturbi mentali o fisici.

GEORN, i suoi autori e collaboratori non si assumono alcuna responsabilità per decisioni prese o conseguenze derivanti dall’uso autonomo delle indicazioni riportate. In presenza di disturbi psichici, traumi o sintomi persistenti, è sempre necessario rivolgersi a uno psicologo, psicoterapeuta o medico competente.

L’analisi emozionale è un complemento alla consapevolezza personale e al benessere interiore, e non costituisce terapia medica, psicologica o psichiatrica.

Il blocco spirituale e la difficoltà a meditare sono spesso espressione di una sofferenza del Settimo Chakra (Sahasrara), il centro energetico connesso alla coscienza universale, alla connessione con il Divino, al senso di unità e alla percezione del proprio scopo spirituale. Quando questo centro è disarmonico, emergono sensazioni profonde di solitudine spirituale, isolamento, sfiducia nel senso della vita, e talvolta un senso di non essere amati da Dio o dall'universo.


Significato emozionale del blocco spirituale

  • Sindrome dell’escluso dal giardino dell’Eden: convinzione inconscia di essere stati abbandonati dal Divino o puniti, spesso dopo un trauma o un lutto. Comporta isolamento, autocolpevolizzazione e chiusura verso gli altri.

  • Sindrome dell’anarchico: ribellione contro ogni forma di autorità percepita come ingiusta, a volte legata alla figura paterna o a una guida spirituale mancata o abusante.

  • Vittimismo spirituale: sensazione di essere sempre incompresi, abbandonati o inascoltati sul piano della coscienza e dell’intuizione.

  • Disconnessione dall'anima: vissuto di vuoto, mancanza di direzione, apatia spirituale o smarrimento esistenziale​.

Affermazioni e consapevolezze chiave

  • “Mi sento separato da tutto e da tutti.”

  • “Non sento più il senso della mia vita.”

  • “Ho paura di aprirmi perché potrei scoprire di non essere degno.”

  • “Mi sento rifiutato o abbandonato da Dio.”

Tecnica consigliata: Meditazione di riconnessione con il Sé

Obiettivo: sciogliere il blocco spirituale e ristabilire il senso di unione con la propria anima e il Divino.

Procedura:

Siediti in uno spazio silenzioso, accendi una candela bianca.

Appoggia la mano sinistra sul cuore e la destra sulla sommità del capo (chakra corona).

Chiudi gli occhi e respira profondamente per 1 minuto.

Ripeti lentamente:
“Sono parte del Tutto.”
“Riconosco la mia essenza divina.”
“Accolgo la mia connessione con l’anima.”
“Lascio andare la separazione.”

Visualizza una luce viola e bianca che scende dall’alto e ti attraversa, collegando cuore e testa.

Resta in ascolto per almeno 5 minuti nel silenzio.


Durata: 1 volta al giorno per almeno 21 giorni consecutivi.



Precauzioni

  • Questa tecnica non sostituisce un percorso psicoterapeutico in caso di depressione profonda o traumi spirituali importanti.

  • In presenza di crisi esistenziali gravi, si consiglia il supporto di uno specialista (counselor, terapeuta, guida spirituale qualificata).

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