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Ayurveda

Blocco Spirituale (o Difficolta a Meditare)

Attenzione!

Le informazioni contenute nella sezione Ayurveda dell'enciclopedia GEORN. sono fornite esclusivamente a scopo informativo, culturale e divulgativo, e non sostituiscono in alcun modo il consulto medico, operatore sanitario qualificato.

I rimedi ayurvedici, inclusi preparati erboristici, pratiche di purificazione, trattamenti fisici e consigli dietetici, devono essere utilizzati con cautela e sotto la guida di un Medico esperto in Ayurveda. Alcuni rimedi possono interagire con farmaci convenzionali o risultare controindicati in presenza di particolari condizioni cliniche, come gravidanza, allattamento, patologie croniche o disturbi acuti.

GEORN, i suoi autori e collaboratori non si assumono alcuna responsabilità per conseguenze dannose, effetti collaterali o usi impropri derivanti dall’adozione autonoma dei trattamenti descritti.

La medicina ayurvedica deve essere considerata un sistema di cura complementare e non sostitutivo della medicina tradizionale occidentale. Prima di intraprendere qualunque trattamento ayurvedico, è sempre consigliabile confrontarsi con il proprio medico curante.

In Ayurveda, la difficoltà a meditare o il blocco spirituale è spesso causata da uno squilibrio nei dosha, soprattutto Vata (aria e spazio) che, quando aggravato, causa mente agitata, instabilità, ansia e disconnessione. Anche un eccesso di Tamas (energia dell'inerzia e dell’ignoranza) può offuscare la chiarezza mentale, portando apatia, confusione e resistenza alla pratica meditativa.

L'obiettivo ayurvedico sarà quindi calmare Vata, ridurre Tamas e favorire Sattva, l'energia della purezza, pace e consapevolezza spirituale.


Rimedi ayurvedici consigliati

Assunzione di Brahmi (Bacopa monnieri)

È una delle più importanti erbe sattviche, migliora la concentrazione, la memoria e la chiarezza mentale, favorendo uno stato meditativo naturale.

Come usarla: 500 mg in capsule o 1 cucchiaino di polvere con latte caldo o acqua tiepida.

Quando: 1 volta al giorno, al mattino a stomaco vuoto.

Per quanto tempo: per almeno 30 giorni consecutivi.


Ashwagandha (Withania somnifera)

Calma Vata, riduce ansia e insonnia, promuove un senso di centratura e forza interiore.

Come usarla: 1 cucchiaino di polvere o 500 mg in capsule.

Quando: la sera prima di dormire con latte caldo.

Per quanto tempo: cicli di 21 giorni, con 1 settimana di pausa.


Nasya con olio Brahmi o Anu Tailam

Pratica ayurvedica di instillazione di olio nel naso per calmare la mente e aprire i canali sottili (nadi).

Come usarla: 2 gocce per narice di olio tiepido (non caldo).

Quando: ogni mattina appena svegli.

Per quanto tempo: per 14 giorni consecutivi.


Trattamento Shirodhara

Flusso continuo di olio caldo (solitamente sesamo o Brahmi taila) sulla fronte, che induce uno stato profondo di meditazione e rilascio emotivo.

Dove: eseguito in centri ayurvedici specializzati.

Quando: almeno 1 trattamento alla settimana per 3 settimane consecutive.


Rasayana sattvico: Ghee medicato

Preparare un ghee medicato con Brahmi, Shankhpushpi e Vacha per nutrire il sistema nervoso sottile e favorire la chiarezza spirituale.

Come usarlo: 1 cucchiaino la mattina a digiuno.

Per quanto tempo: 40 giorni consecutivi.


Rituale serale sattvico

Fare abhyanga (auto-massaggio con olio caldo), seguita da una tisana di tulsi (basilico sacro), e poi meditare per 10 minuti, anche solo in silenzio.

Aiuta a calmare i sensi e predisporre mente e corpo alla spiritualità.


Dieta sattvica

Favorire cibi leggeri, freschi, cucinati con amore: frutta, verdura, cereali integrali, latte caldo, ghee, mandorle, miele naturale.

Evitare cibi fermentati, carne, alcolici, cibi industriali e tutto ciò che alimenta Tamas.



Precauzioni

  • Le piante ayurvediche vanno assunte sotto controllo di un operatore ayurvedico o medico qualificato, soprattutto in caso di gravidanza, allattamento o terapie farmacologiche in corso.

  • Evitare l’autoprescrizione di rimedi forti (es. nasya o ghee medicati) senza almeno una prima consulenza personalizzata.

  • Alcuni trattamenti (es. shirodhara) non sono adatti in caso di epilessia o gravi problemi neurologici.

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